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La copertina di Agorà
Pronto il numero di marzo del bollettino parrocchiale.
Il numero di marzo di Agorà, il periodico della parrocchia di Bizzozero stampato in proprio, è pronto, e in questo numero propone:
PROPOSTE QUARESIMA 2014
OGNI GIORNO
Preghiera personale con il sussidio "La Parola ogni giorno
Ore 8.30 Santa Messa con riflessione: il Padre Nostro
MARTEDI'
Ore 21.21 (su Telenova) Via Crucis guidata dal cardinale in duomo
MERCOLEDI'
Ore 18.00 Via Crucis in chiesa parrocchiale
VENERDI'
Ore 18.00 vesperi del venerdì di Quaresima
PROPOSTA DI CARITA' E FRATERNITA' CRISTIANA
Adesione al progetto diocesano missionario: il posto giusto - Zambia Lusaka (centro di aggregazione per i giovani)
DOMENICHE DI QUARESIMA
9 marzo: incontro bambini di 2^ elementare e i loro genitori
16 marzo: incontro genitori ragazzi del catechismo
23 marzo: incontro bambini di 2^ elementare e i loro genitori
30 marzo: pellegrinaggio al Sacro Monte
6 aprile: domenica insieme - ragazzi, genitori, catechisti
13 aprile: incontro bambini di 2^ elementare e i loro genitori
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LETTERA DEL MOVIMENTO E CENTRO DI AIUTO ALLA VITA DI VARESE ALLA PARROCCHIA DI BIZZOZERO
Rev. don Nino Origgi, vogliamo esprimere tutta la nostra gratitudine per il sostegno offertodalla comunità alle nostre iniziative in occasione della “Giornata per la Vita” di domenica 2 febbraio, nonostante il difficile periodo congiunturale e il tempo inclemente.
Il ricavato dalle offerte, che è stato di Euro 655, verrà utilizzato per sovvenzionare le attività del Centro Aiuto alla Vita di Varese, per la diffusione di una cultura aperta alla vita, a sostegno delle mamme in attesa in difficoltà e delle loro famiglie. Nello scorso anno, anche
con il vostro aiuto, abbiamo potuto seguire 400 tra gestanti e famiglie con bambini con il servizio guardaroba - latte - pannolini; 6 mamme con il Progetto “Non Sei Sola”; 6 mamme con il Progetto “Non Sei Sola Gemma”; abbiamo aiutato a nascere 120 bambini.
Con l’auspicio di poter continuare nel nostro impegno cogliamo l’occasione per ringraziare vivamente quanti hanno attivamente operato per la disponibilità dimostrata e l’attenzione ai temi della difesa e del concreto Aiuto alla Vita.
Donata Magnoni
Vice-Presidente - Responsabile CAV Varese
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2 FEBBRAIO 2014: GIORNATA PER LA VITA
Coniugi presenti con i bambini
• De Col Luca e Francesca con Matteo
• Barbieri Lorenzo e Maria Giovanna con Pierluigi
• Caravati Maurizio e Daniela con Giorgio Giulio
• Da Zanche Gabriele e Michela con Marta
• Cerabolini Bruno e Rossella con Emma
• Frattini Mauro e Silvia con Stefano
• Remelli Pierangelo e Valentina con Alice
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GRUPPO MISSIONARIO
Sabato 1 e Domenica 2 Marzo, dopo le Sante Messe vi proporremo l’acquisto di dolci e tortelli di Carnevale per sostenere le attività del “Centro di Salute” fondato dall’Associazione “OICEO” nella Regione di Gitega in Burundi.
Questo Centro della Salute, approvato dal locale Ministero, si prefigge non solo di curare ma anche di fare prevenzione ed educazione sanitaria e nutrizionale e di collaborare alla prevenzione e cura dell’AIDS.
Ricordiamo che negli stessi giorni ci sarà la raccolta mensile di alimenti non deperibili che il Banco Alimentare consegnerà a persone e famiglie che si trovano in gravi difficoltà economiche.
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BONTA' E SOLIDARIETA'
“Progetto Gemma” Euro 612,70
“Missione Haiti” - don Mauro Brescianini Euro 1.676,00
“Festa Patronale” Euro 8.969,75
“Benedizioni Natalizie” Euro 25.065,00
“Club Bizzozero onlus” Euro 3.000,00
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CINQUE ANNI CON I NOSTRI ADOLESCENTI
I bambini sono degli inquirenti naturali: chiedono continuamente perché. Secondo Adler, quello che li differenzia dagli adulti non è il numero delle domande che fanno, ma la loro natura: gli adulti vogliono sapere se qualcosa è così, i bambini perché è così.
Benissimo. Ora prendete l’adolescente medio d’oggi: si fa delle domande? Non dico le domande con la d maiuscola, ma anche solo una piccola domanda su quello che fa o su ciò che lo circonda. Sembrerebbe di no. Un libro uscito di recente parla degli adolescenti d’oggi come degli sdraiati, ragazzi che vivono la loro vita letteralmente sdraiati, letto o divano fa lo stesso, comodamente attorniati dalla loro migliore amica: la tecnologia. E quel minuscolo spazio compreso tra il divano e lo schermo del pc descrive il loro personalissimo microcosmo, in cui hanno tutto quello di cui necessitano a portata di mano: il pc per chattare e aggiornare il proprio stato di Facebook e Twitter, il cellulare per messaggiare e le cuffiette nelle orecchie per chiudere il mondo fuori dalla propria bolla. Non c’è fisicamente spazio o tempo per le domande. E fanno di tutto per evitare che ci sia: così perdono le ore sui social network scrivendo ogni due secondi su Facebook come stanno o quante volte sono andati in bagno e si addormentano la sera ascoltando la musica. Le domande fanno paura. E allora è meglio tagliarle fuori, non lasciar loro neanche il più piccolo spazio, cancellare il silenzio, perché il silenzio ti obbliga a pensare.
Questo però sarebbe già un procedimento semi-conscio: ho delle domande dentro, non so come rispondere, e quindi le evito, faccio finta che non esistano. Ma siamo sicuri che questo processo sia all’opera negli adolescenti di oggi? Hanno dentro quelle domande? O la società in cui vivono ha deciso per loro che è meglio lasciar perdere, che è meglio vivere l’attimo senza pensarci su troppo, che è meglio preoccuparsi di quello che si ha piuttosto che di quello che si è? Gli psicologi dicono che la situazione è drammatica.
Io non sono d’accordo. In ognuno di loro la brace c’è. Piccola, quasi del tutto sopita, ma c’è. Perché l’uomo (sì anche quel piccolo uomo che adesso è seduto sul divano ascoltando la musica e smanettando con il cellulare) è fatto per essere felice, ha dentro una fiamma inestinguibile.
E come si fa ad alimentarla? Con lo stupore. Aristotele dice che la meraviglia è l’inizio del conoscere. Oggi i ragazzi fanno fatica a stupirsi, a incuriosirsi e quindi a farsi delle domande, perché il mondo dice loro il contrario. Ma in potenza sanno farlo, ce l’hanno dentro. E appena si apre uno spiraglio, appena si apre la breccia nel muro… si attaccano a quel pezzettino di meraviglia che hanno davanti. Non tutti e non nello stesso momento. Così può capitare che durante una passeggiata in montagna si chieda loro di stare in silenzio e lasciarsi stupire da quello che hanno intorno: nove su dieci continuano a fare casino, ma una si fida, tace, lascia che quella breccia si apra e tornata dalla vacanza abbandoni la tecnologia tanto fidata per andare in un bosco e riaprire la breccia. E lo stupore, quando fa presa, è contagioso.
E allora può anche capitare che uno di quei ragazzi sdraiati dica a un suo amico anche lui sdraiato di alzarsi, di andare con lui, perché forse il mondo non fa proprio così schifo, perché ha visto qualcosa di bello, perché sta vivendo un’amicizia diversa, vera, e vuole condividerla con il suo amico. E l’amico ci sta. Il bello è che potrebbe anche non starci, come quei nove della passeggiata, perché c’è in gioco la cosa più grande che Dio ci ha donato: la libertà. E la brace va alimentata, continuamente, per offrire loro la possibilità di starci. A volte poi sono loro stessi che aprono, timidamente, uno spiraglio. E allora magari uno sfoglia un libro fotografico sui pesci e si mette a descriverteli con gli occhi che gli brillano (perché vuole fare il biologo marino quando sarà grande). O magari un’altra, appassionatissima di teatro, ad un certo punto ti confessa che si sta rendendo conto che forse c’è la possibilità che non sfonderà e allora si chiede che cosa ha, nella sua vita, oltre al teatro.
Le domande ce le hanno dentro, il fuoco è vivo. Si tratta di punzecchiarli, di provocarli, di scuoterli, e di essere disposti a prendere sul serio loro e le loro domande. Già perché anche questo è un bel problema: prenderli sul serio. Quando sono piccoli e rompono le scatole con i loro perché, è facile liquidarli con un bel “Te lo spiegherò quando sarai grande”. Ma questi qui, quando trovano il coraggio di farle queste benedette domande, ti inchiodano al muro, esigono una risposta e pretendono di essere presi sul serio. E tu non sei una macchina a gettoni che fornisce risposte. Ma puoi metterti in cammino con loro.
Eleonora Valentini
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CRONACA RIONALE
I principali fatti di cronaca rionale selezionati da B.NET: Ricordando Carletto Ferrari; Coppia vincente; Chiude l'asilo nido di Bizzozero; Primo memorial Ivo Baraldi; 2° anniversario di Casa San Carlo; Assemblea del Club Bizzozero; Riscaldamento nuovo per la chiesetta
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