La Provincia salvata da un’iniziativa imprenditoriale “made in Varese”.

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Sembrava destinata a cessare le pubblicazioni lo scorso 24 dicembre ma l’iniziativa di un imprenditore varesino (resa pubblica proprio dallo stesso giornale nel giorno che doveva vedere in edicola il suo ultimo numero - leggi l'articolo nell'edizione online) ha fatto sì che il quotidiano “La Provincia” continuasse a vivere.

Prosegue quindi la pubblicazione giornaliera della pagina a turno dedicata ai rioni di Varese che, al venerdì, tratta dei fatti accaduti a Bizzozero, San Carlo, Bustecche e Giubiano. Nel numero di oggi, 27 dicembre, Bizzozero va oltre la consueta presenza nella pagina “Quartieri” sconfinando in prima pagina e nella pagina dedicata alla cronaca di Varese.

Nella pagina dei quartieri viene affrontato il problema del tombino di via Portorose situato nelle vicinanze della chiesa di S. Stefano e del camposanto che, ogni volta che le precipitazioni superano una certa intensità, sfoga acqua con la conseguenza di allagare diversi metri di strada e creare disagi ai coloro che si recano in chiesa o al cimitero. Adriana Morlacchi riporta la voce di Piergiorgio Zanzi, 83enne bizzozerese da sempre residente in zona, che non esita a definire “da terzo mondo” quel tombino e di Gianluigi Lazzarini (consigliere comunale di Varese e anch’egli bizzozerese) che invita la popolazione a rassegnarsi al disagio perché appena cessati gli acquazzoni tutto torna rapidamente alla normalità e inoltre, in questo momento, nelle casse comunali non ci sono soldi per sistemare definitivamente la questione.

La serie di furti di varia natura, messi in atto negli ultimi giorni a Bizzozero, fanno sì che si parli del nostro rione in prima pagina e a pag. 14 del giornale. Adriana Morlacchi riassume i tre colpi messi a segno dai cosiddetti “soliti ignoti” che hanno asportato il registratore di cassa all’interno del chiosco del fiorista di l.go Ravasi (davanti il cimitero n.d.r.) , rubato un presepe in miniatura costruito da Chiara Lovisan ed esposto in chiesa parrocchiale nell’ambito della tradizionale “mostra dei presepi” e svuotato, in un’abitazione di via Nabresina, un frigo colmo di generi alimentari destinati al confezionamento di cesti natalizi per un valore diverse centinaia di euro (leggi l'articolo nell'edizione online).

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