Foto Graziano Mambrini: I pellegrini bizzozeresi a Roma

Resoconto del pellegrinaggio della parrocchia a Roma.

E' ormai una tradizione che dura da un decennio, ogni due anni i ragazzi di Bizzozero che si preparano a ricevere il sacramento della Santa Cresima (quinta elementare e prima media), vengono invitati dalla parrocchia a partecipare con i propri genitori ad un pellegrinaggio a Roma. Un appuntamento che ha il suo culmine nell'incontro con il Papa in occasione dell'Udienza Generale del mercoledì e che ogni volta propone un percorso culturale, artistico e religioso, su misura dei giovani pellegrini, nella città eterna.

Così quest'anno dall'1 al 3 aprile una comitiva composta da una quarantina di persone, capitanate dal parroco don Nino, con le catechiste Emma Ferrario, Piera Mambrini, Maristella Terziroli, e con la guida di Monica Braga, hanno raggiunto Roma in treno per una intensa tre giorni. Un pellegrinaggio che quest'anno si è arricchito di due circostanze del tutto eccezionali quali l'incontro con il nuovo pontefice Papa Francesco e il concomitante pellegrinaggio della Diocesi di Milano.

LA CRONACA

Foto Graziano Mambrini: Un momento della visita ai monumenti

La tregiorni ha visto nel pomeriggio della prima giornata la visita delle principali piazze barocche di Roma (piazza di Spagna, piazza di Trevi, piazza Navona), dove la presentazione storica delle spettacolari fontane che caratterizzano queste piazze ha offerto l'occasione di sottolineare la funzione "cristianizzante" delle stesse, con il loro costante richiamo a Gesù, unica fonte d'acqua viva, che diventa ragione d'incontro delle genti.

La mattina della seconda giornata invece ha visto la partecipazione del gruppo alla solenne celebrazione liturgica di S.E. il Cardinal Scola in San Pietro, con tutti i pellegrini della diocesi milanese. Il grande numero dei partecipanti della diocesi di Milano, il lungo e solenne incedere della fila dei sacerdoti che si comunicavano sull'altare della più grande chiesa della cristianità, ha rappresentato un'occasione unica per scoprire la dimensione ecclesiale della comunità cristiana.

Nel pomeriggio invece i pellegrini di Bizzozero hanno visitato il Colosseo ed i fori imperiali, per poi soffermarsi alla basilica di San Clemente al Laterano che ha offerto numerosi e significativi momenti di "catechismo per immagini" grazie al grande mosaico del crocefisso che simboleggia la vita nuova portata da Gesù attraverso il suo sacrificio, attraverso gli affreschi che narrano le vite dei santi Clemente ed Alessio e attraverso il confronto con il culto di mitra, di cui la basilica conserva importanti reperti. Il pomeriggio infine si è concluso con l'arrivo alla cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, dove la dimensione storica e sociale della Chiesa è stato richiamato attraverso il ricordo dell'editto di Costantino, fondatore di questa basilica, 1700 anni fa.

Il terzo ed ultimo giorno di permanenza a Roma è stato caratterizzato la mattina dall'udienza con Papa Francesco, a cui i bizzozeresi hanno assistito da una posizione strategica e in cui si è distinta la numerosa delegazione della Diocesi di Milano.

Il pomeriggio, prima di ripartire alla volta di Varese, ha visto la visita alla basilica di San Pietro e ai suoi monumenti (la pietà di Michelangelo, la statua di S. Pietro, il ciborio, la Cattedra, l'altare) esempi eccelsi dell'arte barocca e del "teatro sacro". Di particolare intensità emotiva poi la preghiera sulla tomba del Beato Giovanni Paolo II per i malati di Bizzozero, prima di proseguire con la visita alle grotte vaticane.

LE FINALITA'

Foto Graziano Mambrini: In attesa dell'Udienza Generale

Per molti dei ragazzi che hanno partecipato quest'anno, ma anche negli anni scorsi, si tratta di un momento di particolare intensità, destinato a rimanere scolpito nelle menti e nei cuori. Spesso si tratta della prima visita a Roma ed al suo immenso patrimonio monumentale; in genere della prima occasione di scoprire la dimensione ecclesiale di cui la piccola comunità di Bizzozero fa parte e in cui si incontra fisicamente la storicità della Chiesa, a partire dalle tombe dei SS. Pietro e Paolo; un'occasione unica per l'opportunità di sperimentare il "catechismo per immagini" che solo Roma può offrire con le modalità che le sono proprie. Tutte queste ragioni forse permettono di comprendere il genuino entusiasmo dei "quaranta matoc de Bigiogiar" di quest'anno, quando sono rientrati a casa.

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