Foto Mario Bianchi: la porta dell'edicola danneggiata

Sfondato un vetro della porta del negozio, poco bottino tanti rischi.

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Amara sorpresa questa mattina per Massimo Ceppinati (il giornalaio di Bizzozero) che ha visto un vetro della porta della sua edicola-cartoleria di via Carletto Ferrari 22 sfondato da ignoti malviventi.

Stando alla testimonianza resa a Ceppinati da un residente della zona, attorno alle 5.30 di oggi (1 dicembre 2016) nelle vicinanze dell’edicola si sarebbe avvertito un rumore molto simile a quello che quotidianamente si sente in occasione della consegna dei giornali (fatto che non ha suscitato particolare attenzione) ma che, alla luce del fatto che alle 8 il distributore della stampa non era ancora passato, potrebbe essere attribuito alla rottura del vetro della porta del negozio.

Il bottino sembrerebbe essere estremamente misero, da una prima verifica pare sia stata asportata solo la minima giacenza di cassa (circa una decina di euro) che solitamente viene lasciata la sera per il giorno successivo, nessun ulteriore danno alla merce esposta, agli arredi o agli infissi.

Sgomenta la reazione del titolare dell’attività che, in 23 anni di attività nel cuore del rione, salvo qualche piccolo episodio di vandalismo o di danneggiamenti di poco conto, non è mai stato vittima di nulla di simile.

Alcune indiscrezioni lascerebbero intendere che il “modus operandi” di questo caso non sia l’unico del genere già noto alle forze dell’ordine, successivamente intervenute sul posto per raccogliere la denuncia dell’edicolante e compiere gli eventuali rilievi del caso.

Molti i rischi corsi nell’occasione dal misterioso ladro: a quell’ora il rione inizia a prendere vita, si muovono gli operai del primo turno della BTicino ed altri bizzozeresi che debbono raggiungere luoghi di lavoro lontani dal rione; la scelta di colpire nel centro abitato anziché in un luogo non isolato col rischio di mettere in allarme il vicinato ed infine la propria incolumità: dal perimetro del vetro rotto fuoriuscivano diverse schegge appuntite di vetro e - durante l’entrata e l’uscita repentina attraverso lo stretto pertugio - avrebbe potuto ferirsi magari seriamente. Rischi che sono valsi la cosiddetta “candela”? Un questo caso pensiamo di no.

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