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Foto Mario Bianchi: la meridiana simbolo della Casa

Tutti in festa forti di risultati concreti e con prospettive future


E’ stato celebrato sabato 16 febbraio il 1° anniversario di Casa San Carlo, la struttura di via Santa Maria Maddalena  a Bizzozero  che offre  alloggio e sostegno temporaneo (gli ospiti non possono fermarsi più di 90 giorni) a coloro che si trovano nell'impossibilità di ottenere e/o mantenere un alloggio in autonomia,  diventando così per queste persone viatico per il completamento di un loro percorso verso una ritrovata indipendenza.  Il tutto grazie all’opera degli educatori (in particolare Stefano e Rita, marito e moglie, che vivono in un piccolo appartamento all’interno della nella Casa), coadiuvati dai numerosi volontari e dall’associazione Amici della Casa San Carlo, col sostegno di Caritas Ambrosiana attraverso le  competenze del bizzozerese Gregorio Navarro .

 

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don M. Casale mons. G. Donnini don R. Davanzo L. Gualzetti
Foto Mario Bianchi

Erano presenti, oltre ad un numerosissimo pubblico) don Marco Casale (responsabile della Caritas decanale di Varese), Mons. Gilberto Donnini  (prevosto di Varese), Don Roberto Davanzo (direttore della Caritas Ambrosiana) e Luciano Gualzetti (Vice direttore della Caritas Ambrosiana e presidente della Fondazione San Carlo) che hanno a turno preso la parola illustrando l’operato della Casa in questo primo anno di attività e le prospettive future della struttura. Da sottolineare l’ambizioso progetto di allargare il “raggio d’azione” della Casa attraverso la ristrutturazione nel breve periodo di uno stabile adiacente a quello attuale affinché diventi una comunità familiare per l’accoglienza di minori (vi abiterà una coppia che ospiterà fino ad un massimo di 6 minori).

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Foto Mario Bianchi: il numeroso pubblico presente alla cerimonia

Nel suo intervento, don Marco ha illustraro i risultati conseguiti dalla Casa nel corso del suo primo anno di attività che sono stati riassunti in un volantino distribuito ai presenti e che vi riproponiamo: 

Casa San Carlo in un anno di attività ha ospitato 19 uomini adulti di cui 7 ancora presenti in struttura.

Tutte le persone che hanno già lasciato la casa, hanno trovato un 'alternativa alla loro precedente
situazione di precarietà abitativa, lavorativa o di disagio sociale.

4 persone sono entrate senza lavoro e senza casa. Oggi tutte hanno un lavoro e una casa.

2 persone senza fìssa dimora, dopo essere state accolte, hanno iniziato un percorso di
accompagnamento verso l'inserimento in strutture terapeutiche più idonee alla loro condizione.

4 persone sono entrate per difficoltà personali, economiche e lavorative (cassa integrazione,
lavoro a tempo determinato, separazione coniugale, solitudine, ecc.) che non permetteva loro
di avere un’abitazione rischiando di scivolare in uno stato di marginalità. Oggi tutte hanno una
loro casa poiché, grazie alla permanenza in Casa San Carlo, hanno avuto il tempo di
organizzarsi e di essere supportati nella quotidianità senza essere soli.

1 persona è stata accolta poiché si è ritrovata in una condizione familiare molto difficile.
Si trovava da poco in Italia con tutte le difficoltà che questo comporta e non sapeva come poter
uscire da tale situazione. Dopo essere stato accolto ha avuto la possibilità di attendere con
serenità il rinnovo del contratto di lavoro e di trovare una nuova collocazione abitativa presso il
condominio solidale di Casciago, che gli permetterà di essere ulteriormente accompagnato verso
una graduale autonomia.

1 persona è stata accolta perché dormiva in una casa abbandonata.
Dopo tre mesi di permanenza ha deciso di trasferirsi all'estero.

Il gruppo di volontari dopo un anno è raddoppiato, ad oggi vi sono 30 volontari che collaborano
nelle attività della casa. Questo folto numero di collaboratori ha favorito la nascita dell'associazione
denominata ''Amici della Casa San Carlo ".

Infine nell'ultimo periodo viste le continue richieste di inserimento, il numero dei posti letto è stato
aumentato da 8 a 10 ottimizzando gli spazi a disposizione.

In fondo alla sala erano affissi alcuni cartelloni che illustravano l’attività della struttuta in questo anno di attività e il progetto della ristrutturazione che darà gli spazi per la comunità familiare.

casasancarlo 20130216_MAB_07_Cartelloni_DSC_1423Foto Mario Bianchi: i cartelloni che illustrano attività e sviluppi futuri di Casa San Carlo

Un momento particolare è stato riservato al ricordo della Sig.ra Fernanda Babini Cattaneo (*): uno dei suoi due figli, Roberto, ha svelato una targa in vetro inciso dedicata alla madre e che riporta la seguente dicitura:

“… mai stanca di donare, perché mai stanca di amare!” 
In questa Casa San Carlo rivive la generosità di Fernanda Babini Cattaneo
febbraio 2013

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Foto Mario Bianchi: Roberto Babini Cattaneo accanto alla targa dedicata alla madre 

(*) Fernanda Babini Cattaneo (scomparsa nel maggio 2004): donatrice alla parrocchia di Biumo Superiore di un contributo per il recupero di un edificio pro pubblica assistenza che la Fondazione Mons. Proserpio (beneficiata dalla parrocchia di Biumo della donazione) ha individuato nello stabile territorialmente bizzozerese e riconducibile all'eredità della famiglia Ambrosini ma facente parte della parrocchia di San Carlo, trovandolo come luogo ideale per concretizzare la volontà benemerita della signora Fernanda e, in conseguenza, permettendo la creazione della Casa San Carlo.

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Foto Mario Bianchi: un momento del rinfresco conclusivo

 Come tutti i compleanni, anche questo ha avuto la sua torta: la candelina è stata spenta da uno degli ospiti. Il tutto nell’ambito di un gustoso rinfresco a cura dell’associazione Amici della Casa San Carlo, che ha visto nell’insolito ruoli di camerieri (non sono mancate gags e numeri di alto equilibrismo con i vassoi), alcuni ospiti della Casa.

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